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L’EPATITE NASCE IN UN FEGATO INTASATO DA TOSSINE

ll fegato è la più grossa ed importante ghiandola del corpo, che riceve – tramite la vena porta – tutta la corrente sanguigna che proviene dall’intestino.  Il sangue che lo attraversa contiene quindi sia i normali prodotti della digestione dei cibi, sia le sostanze tossiche (tossine) che si liberano in seguito ai processi di fermentazione e putrefazione in un intestino malfunzionante. Il fegato è un meraviglioso “selettore chimico”, che sa distinguere le sostanze benefiche da quelle dannose contenute nel sangue. Le sostanze dannose, sia le tossine intestinali, sia quelle che sono entrate nel sangue dall’ambiente esterno, vengono bloccate, “filtrate”, e quindi neutralizzate con opportune reazioni chimiche.  Ma quando esse sono in grande quantità nel sangue e  –  soprattutto quelle intestinali – sono presenti per lungo tempo, questo meraviglioso organo ne viene “intasato”, e finisce per soffrire. Questa è, a mio avviso, la principale causa di molti disturbi di fegato, come l’epatite.

epatiteL’EPATITE VIRALE

Certamente l’epatite virale, come dice il nome, ha come causa prossima vari tipi di virus, per cui a prima vista  le tossine dovrebbero giocare un ruolo minore. E invece il loro ruolo è fondamentale. Infatti le tossine  costituiscono il terreno privilegiato dai microbi, sul quale sia i batteri che i virus proliferano con particolare vivacità, probabilmente perché esse indeboliscono i tessuti e li rendono aggredibili dai microbi. Anche il grande  scienziato francese Pasteur – che fu  lo scopritore (!)  dei microbi –  alla fine della sua vita espresse un concetto analogo  con la famosa frase: ”Per lo sviluppo dei microbi il terreno è tutto!”. E il medico e ricercatore austriaco Franz Xaver Mayr diceva: “I microbi, come i topi, proliferano dove ci sono cibi  ristagnanti, i quali prima o poi finiscono per decomporsi, liberando le tossine della fermentazione e della putrefazione”. Secondo tale ipotesi, quindi, pare logico ipotizzare che anche l’epatite virale abbia come causa prima l’impregnazione del fegato  da parte di tossine liberate da microbi che proliferano su cibi ristagnanti nell’intestino,  e  solo come causa scatenante il contagio con il virus.

LA CURA MAYR

La Cura Mayr ha proprio lo scopo di ripulire l’intestino, quindi il fegato e tutto il corpo, dalle tossine, e anche di evitare che queste si riformino dopo la cura. In un corpo depurato – ed in particolare in un fegato ben depurato – ben difficilmente si potranno insediare dei virus, a meno che il contagio non sia così massiccio da innescare comunque la contaminazione. Ad esempio una persona ben depurata non si prenderà certamente l’epatite se andrà in una toilette ove hanno soggiornato in precedenza dei portatori di epatite. Però potrebbe soccombere se si facesse un’iniezione con una siringa che è stata infettata prima da un epatitico. Chi ha fatto la Cura Mayr ha cioè creato le migliori premesse per prevenire e anche per guarire l’epatite; ma ciò non lo esime da usare la dovuta prudenza in futuro per evitare il contagio! A chi volesse avere maggiori informazioni sulle tossine intestinali consiglio di leggere il mio libro “Dieta Mayr“, che ha il non comune primato di essere disponibile in tutte le librerie italiane da più di trent’anni!

CONTATTO

Dr. Paolo Cataldi

info@paolocataldi.com

Tel. 0118609870

Cell. 3395682550

LA CURA MAYR FARÀ MOLTO BENE AL VOSTRO FEGATO !

 

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