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DIGIUNO: PRIMO, FONDAMENTALE PASSO SULLA VIA DELLA SALUTE
Il digiuno consiste nella astensione da ogni cibo e bevanda calorica per un certo periodo di tempo, ed ha lo scopo di ottenere una generale disintossicazione dell’organismo. È la “cura detox” per eccellenza, come si usa dire oggi. Si può bere acqua naturale o naturalmente gasata, meglio se di sorgente montana, ma non più di un litro e mezzo al giorno, per non affaticare inutilmente il cuore ed i reni. Sono anche permesse le tisane e i brodi di verdura, ma non i succhi di frutta e il latte, che sono calorici. Oggigiorno l’organismo umano è talmente indebolito da una vita ipercivilizzata, che non è più in grado di sopportare un digiuno di lunga durata – quaranta giorni e più – come hanno fatto i grandi digiunatori della storia, quali Mosè, Gesù Cristo, Maometto, Budda, Ippocrate, Platone. Ma anche un digiuno molto più breve, un digiuno dolce, eventualmente ripetuto ogni tanto, può portare ad un miglioramento generale della salute; comunque, se lo si pratica da soli, in nessun caso oggi bisogna superare i tre giorni consecutivi.
LA CONDUZIONE DEL DIGIUNO DOLCE
Per tutta la durata del digiuno dolce è consigliabile stare a riposo, prevalentemente in casa, ma non sempre sdraiati: ci si può dedicare a piccoli lavori tranquilli o a qualche hobby. Però è opportuno fare due brevi passeggiate al giorno all’aria pura, per attivare la circolazione e depurare i bronchi. Insomma, è questa la vera occasione per mettere una benefica pausa di totale riposo nella propria vita. Bisogna però rassegnarsi a sopportare in tutta tranquillità le inevitabili crisi di disintossicazione, cioè piccoli malesseri (mal di testa, stanchezza, mal di schiena, malumore) che raggiungono la loro massima intensità nel secondo e terzo giorno, ma che durano solo poche ore e non sono mai gravi.
LA RIPRESA ALIMENTARE DOPO IL DIGIUNO DOLCE
Il primo giorno dopo la fine del digiuno dolce non si ha mai quella fame rabbiosa che ci si potrebbe attendere, e anzi viene spontaneo di mangiare poco, perché il nostro apparato digerente ha quasi preso gusto a stare finalmente a riposo. E mangiare poco è esattamente ciò che si deve fare, se mai distribuendo la ridotta razione giornaliera in tre o quattro piccoli pasti. Al secondo giorno l’appetito aumenta, ma non bisogna esagerare con la quantità. Ma già al terzo giorno si può mangiare a sazietà, lasciandosi però guidare dall’istinto nella scelta dei cibi. Uno dei grandi benefici apportati dal digiuno è infatti un affinamento della sensibilità, dell’istinto, che si evidenzia in particolare nella scelta dei cibi, soprattutto quando li si mangia per parecchi giorni di seguito: si può essere certi che, se un cibo continua a piacere dopo vari giorni, farà bene alla salute, se non piace farà male. Il nostro palato diventa insomma il miglior laboratorio di analisi dei cibi! Tutti i benefici del digiuno sulla salute non si vedono già dal primo giorno, ma in media una settimana dopo la sua fine, e possono protrarsi anche per mesi. Solo allora si potrà capire a fondo la ragione per cui i più grandi personaggi della storia l’hanno praticato e consigliato! Ho scritto diffusamente sul digiuno nel mio libro Dieta Mayr, che vi consiglio caldamente di leggere: pensate che è uno dei pochissimi libri che da oltre trent’anni è disponibile in tutte le librerie italiane!
IL DIGIUNO NON È UNA PRESTAZIONE, MA UNA FILOSOFIA DI VITA
Se si è seguiti da un medico esperto si può prolungare opportunamente il digiuno, avvalendosi però di speciali tecniche personalizzate, quali il massaggio addominale, alcuni esercizi respiratori e di rilassamento, e l’assunzione di acque solfatiche depurative, tutte pratiche che coadiuvano in modo ottimale l’azione disintossicante di questo meraviglioso metodo. E il medico esperto ne saprà determinare la durata ottimale. Si deve tener presente, infatti, che il digiuno non è, e non deve essere considerato, una prestazione agonistica: in altre parole, è del tutto errato pensare che “più a lungo lo facciamo, tanto meglio ci farà alla salute”. Invece, il primo segreto del digiuno è il suo giusto dosaggio! Teniamo poi sempre presente che il digiuno non è un “rimedio”, e nemmeno una semplice “terapia”, ma è una mentalità, una filosofia di vita, da acquisire e da far propria. In effetti, per sfruttarne appieno le enormi potenzialità rigeneratrici, è indispensabile non considerarlo un rimedio alla stregua di un farmaco o di un intervento chirurgico, ma piuttosto un mezzo potentissimo per rieducare il corpo e lo spirito. il vero mezzo che ci aiuterà a condurre una vita sana e morigerata.
CONTATTO
Dr. Paolo Cataldi
Tel. 0118609870
Cell. 3395682550
SE IMPARIAMO A GESTIRE IL DIGIUNO, VIVREMO MEGLIO E A LUNGO !
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